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GRUPPO SANGUIGNO: A-PERITIVO


Ognuno di noi ha una città ideale, esistente, vicina o lontana, visitata o mai veduta.

Bè, la mia è sempre stata Milano.

Avrei dovuto capirlo sin da piccola quando, ogni volta che si andava al ristorante, non volevo altro se non la Cotoletta. Mia madre non me la cucinava mai per il rifiuto dell'odore di fritto che si sarebbe espanso per utta la casa... oltre che nei suoi capelli.

L'ho persino odiata nel periodo dell'Università, la vedevo sempre cupa, triste e mi metteva ansia.

La giravo sorridente ed entusiasta solo quando era giorno di shopping... e mi dava anche soffisfazioni e serenità.

Poi, ci si è messo di mezzo l'amore per un uomo... milanese. Me la fece vivere pienamente, sotto altri aspetti al di fuori degli obblighi studentali... e mi fece conoscere il mondo dell'happy hour... insieme allo Spritz. Io ero la Sig.ra Spritz!

Mi immergei completamente nella vita milanese, fino addirittura a prendere, insieme al mio compagno, un appartamento in affitto dal quale con difficoltà mi staccavo per tornare dai miei, di tanto in tanto.

Era il periodo della preparazione della tesi.

Studiavo, a casa, fino al primoporiggio e poi, di tutto punto vestita, con abiti alla Sex and The City (a Milano si può senza dare nell'occhio o essere presa per pazza), mi aggiravo per la città, passeggiando tra una vetrina e l'altra, facendo qualche acquisto per il mio nuovo guardaroba, sedendomi in qualche bar a bere un caffè e scoprendo ogni giorno qualcosa di nuovo che la città mi offriva.

Mi ricorderò sempre quel giorno... quel giorno che scoccò l'amore... Fu un istante. Ero in Via Vincenzo Monti e stavo camminando per il viale, con un vestito a fiori ed i capelli che mi accarezzavano le spalle con un dolce movimento dovuto dalla mia andatura fiera e alla brezza estiva. Si alzò leggermente il vento, chiusi gli occhi per un attimo e Milano si rivelò attraverso di lui sussurrandomi che era mia.

Da quel giorno mi dichiarai Milanese, ero una figlia della città... o la sua amante.

Immaginate la mia afflizione quando, per motivi di famiglia, decidemmo di andare a vivere vicino ai mei genitori, lasciando il mio nuovo amore.

Certo, le faccio visita spesso tra eventi, giornate di shopping e qualche visita agli amici, ma... non è lo stesso.

D'altra parte, mi è rimasto l'happy hour, oltre al modo di vestire, al quale non rinuncio quasi mai.

Mi fà tornare a quei giorni, mi fà sentire sempre una Figlia, mi fà sentire l'atmosfera e l'odore di quei momenti vissuti. A volte, sorseggiando il mio Spritz, chiudo gli occhi e, anche se solo per un istante, immagino di essere sui Navigli, o a Brera........

Mi è rimasto l'happy hour e me lo godo tutto.

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